venerdì 4 settembre 2009

ODIO



Forza di Vita - Forza di morte
Abbraccio - Distruzione
La mia carne, il mio sentire, campo di battaglia di due Forze inconciliabili. Pari.
Lacerazione - Dolcezza
Urlo - Condivisione
sballottata inesorabilmente tra la dolorosa difesa e la spinta a vivere.
Nessun ancoraggio, oblio.
Prigioniera di vecchie visioni, di rancori, di paure. Ancora vivi, attivi, insidiosi, distruttivi.
Io ho chiuso. Io ho buttato la chiave.
Prigioniera, e la Vita va avanti passando diritta alla mia stazione.


*** ***


Per l’Universo attraverso la solitudine, attraverso un sottilissimo lunghissimo filo di Luce.
Rovesciare le tenebre, le profonde inestricabili tenebre in cui mi perdo.
Il nodo radicale di quando io, bambina, ho aperto all’abisso.
La ferita, rossa, viva, che si apre appena mi vivo la gioia.
Gioia - Castigo: ogni respiro di vita rapito dal giudizio, risucchiato dal sacrificio.
Negarmi la vita, distruggermi: tanto di vita, tanto di morte.

… “Abbracciami!”…

se riesco ad avvolgerlo con le mie braccia, partorisco dal mio cuore quel sottilissimo, lunghissimo filo di Luce.


“La odio, la odio, odio”… mi odio nel mio odiare.
Sono sull’orlo di questo profondo baratro, mi sento dentro e continua a trattenermi con una forza che quasi non sospettavo di avere. È in me questa grande forza, sono questa forza, sono tutta in quest’odio che sento scaturire, che riempie tutto il mio respiro e che non so arginare.
Quale cratere in me!
Sono qui, vinta dalla divisione interiore che non mi permette di dare un senso accettabile agli eventi.
Arranco tra il turbinare del mio sentire e l’urgenza di darmi un ancoraggio, una presa.
Non sono altro ora, e questo istante sembra voler riempire di senso la mia eternità.

Un respiro mi attraversa, nonostante la stretta.
“Sento questo… ciò che sento… ma comunque sento”.
“Sono questo… ciò che sento… solo questo, ma comunque sono”.
Allora, qualcosa si muove dentro “me” e mi fa accogliere questo odio che sono come il “me” più denso, forte, e avverto tutta l’acqua prepotente di questo fragile canale aperto.
Acqua, vita, forza vitale che scorre.

IN QUESTO GRANDE SENTIMENTO CHE CHIAMO ODIO SCORRE UNA FORZA D’AMORE, PER ME.

Sono Una, mi voglio bene talmente tanto che tutto in me reagisce agli eventi.
Mi proteggo, mi difendo, rivendico la mia identità unica, sola, libera, io al centro di tutto. Fuori dalle maschere.
Così Dio si ama in ogni sua creazione.

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